Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/312

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Non dubita poi il sottoscritto che. qualora i modi impiegati per ottenere firma o adesione uscissero dal cerchio di quelli ammessi dalla legge, la S. V. Illustrissima non mancherá d’usare di tutti i mezzi, che valgono ad impediie e punire qualunque violazione del diritto comune. Il Ministro MlNGHETTI.

Io chiedo ora al ministro — chiedo agli onesti d’ ogni frazione del Partito Nazionale: Volete, come le vostre dichiarazioni professano, Roma? Voi non avete, per ottenerla, che due sole vie: L’armi — e i negoziati.

Voi non volete, e noi non dobbiamo, per ora, usar l’aruii: è dunque necessario concentrare ogni sforzo su* negoziati: Voi non potete credere che la questione sia per Luigi Napoleone, questione di giustizia, di diritto, di dovere, e non altro. L’armi francesi tengono Roma da dodici anni. Le condizioni, che si erano fin da principio poste da lui medesimo alla cessazione dell’occupazione, furono pili volte, in quel periodo, adempite. L’opinione avversa al governo temporale del papa non era mutata, né possono mutarla Tarmi; ma il Partito, come forza minacciosa, ordinata, fu due, tre volte, ridotto a nulla. Gli uomini tenuti pericolosi, popolarono le prigioni, o le vie dell’esilio. Il Governo ebbe tutto il tempo possibile per ordinare un esercito; ebbe, sotto Lamoricière, ventimila uomini; ne ha da dodici mila oggi in Roma, non italiani i piú, ma stranieri e creduti inaccessi-