Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/313

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bili alle secíiizioui degli av^e^si. La colletta di Sau Pietro fu ordinata per ogni dove nei paesi cattolici. E uoudimeuo, i soldati francesi non lasciarono Kouia. Non si tratta di cedere Koma a un elemento d’insurrezione che non concede patti o non può mantenerli: si tratta di cederla a un Governo regolare amico dell’ordine, a forze regolari che saprebbero mantenerlo. Quel Governo, quelle forze sottentrerebbero e accerterebbero sicurezza personale e rispetto al papa e indipendenza alla religione. E nondimeno, i soldati francesi non lasciano Roma.

Esistono dunque altre ragioni, per l’occupazione indefinitamente prolungata di Koma. Queste ragioni, che or non importa rii)etere, io le so e voi le sapete. Ma quali esse siano, non son tali che voi possiate illudervi a vincerle colle argomentazioni d’alcuni dispacci segreti.

Voi non potete vincerle se non con una immensa pressione dell’opinione Europea; e l’opinione Europea non può manifestarsi potente, imperiosa, se non appoggiandosi sulla universalmente manifestata opinione italiana.

La questione di Romu è questione di diritto, e a un tempo d’opportunitá. Tocca all’Italia affermare il proprio diritto, esprimere il proprio voto: tocca a voi. uomini di Governo, dimostrare l’opportunitá, ponendovi mallevadori delle condizioni di sicurezza personale e d’indipendenza religiosa del papa: tocca all’Europa impadronirsi di quella doppia dichiarazione e dire a Luigi Napoleone: «Sire! voi avete da un lato ventidue milioni d’ uomini liberi che vi chiedono la loro metropoli e minacciano, se a lungo respinti, insurrezione *e guerra, che a noi. per amore della pace d’Europa, importa evitare: dall’altro,