Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/37

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introduzione xxix

zioni propriamente dette, ma forse è meglio farne oggetto di una Circolare apposita tra non molto1

Di questo schema di statuto il Bellazzi fece eseguire numerose copie in litografia, che distribuí ai varii Comitati di Provvedimento esistenti nella penisola, avvertendo in fronte alla circolare, della quale si conserva copia in uno dei copialettere dei quali si è fatto cenno: «Vi si dà comunicazione degli articoli qui sotto indicati, perché vi saranno di norma nell’esercizio della vostra azione, onde sia tradotto in fatto il Programma di Garibaldi: Italia Una e Vittorio Emanuele.» Non fu però divulgato nella stampa periodica, alla quale il Bellazzi si affrettava sempre di inviare ogni benché lieve atto dei Comitati; e probabilmente egli non lo ritenne utile per l’accenno che vi era stato fatto dal Mazzini dell’elemento operaio come opportuno ad essere immesso nei Comitati stessi; ed è noto che questo fu argomento di discussioni e di dissapori, quando nel IX Congresso delle Società operaie che si tenne a Firenze nel settembre successivo, fu proposto e accettato dall’Assemblea, dopo un elegante discorso del Montanelli, che «le questioni politiche» non dovessero essere «estranee ai suoi instituti quante volte le avesse riconosciate utili al suo incremento e consolidamento.»2

Appunto per queste ragioni il Mazzini, in quello stesso mese di settembre persuase A. Bertani a promuovere quell’Associazione Unitaria Italiana che fin da principio apparve in contrasto con i Comitati di Provvedimento. Associazioni consimili, intitolate So-

  1. Lett. inedita.
  2. Tenacemente contrario al concetto che le Società Operaie dovessero occuparsi di questioni politiche era stato, e lo fu anche dopo, M. Macchi. Ved. la lett. di lui a F. Bellazzi,del 18 agosto, in La Nuova Europa del 24 dicembre 1861.