Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/380

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incoraggiando pure il Governo a proseguire nelle riforme, volate oggi dalla forza delle cose, confessa la propria incompetenza in un lavoro di si grave importanza, e si limita ad additare la sola via di salate pel Governo e per la Societá nella Gonvodizione d’ im’ Assemblea Nazionale dei rappresentanti il popolo intero, senza distinzione di classi o di condizioni.» Alla questione affacciata logicamente e arditamente in tal modo, il (ioverno ha risposto, mandando a Twer il generale aiutante di campo Annerkof, accompagnato da una Commissione composta di due procuratori del Senato, e di piú colonnelli di gendarmeria. Il loro primo atto fu l’arresto di tutti i 112 sottoscrittori dell’Indirizzo e l’invio di 13 a Pietroburgo, ove ora sono nelle segrete della fortezza di Petropawlosk. I nomi dei 13 sono: Nicolò e Alessio BnJcounine. fratelli del Michele Bakounine, testé fuggito dalla Siberia. Balkaohin, Kondriafroff, Foltazashy, Glasinape, Charlamof, Lazareff, KislinsTiy, Newedomslcy. Lichatohoff. Schirobolcoff. e Bemianoff. Colpa speciale di questi tredici è l’avere essi letto l^ubblicamente i due Indirizzi ai contadini nei loro distretti.

Intanto, dalla nobiltá di Tarabow. di Saratow e di parecchi altri Governi, giunsero Indirizzi conformi a quello di Twer. Nel Governo di Tambow, nobiltá e cittadini, firmano uniti, e il loro Indirizzo conta giá 25.000 firme.

1^ questo il cominciamento d’ una Eivoluzione. La condotta del (roverno deciderá se essa debba operarsi pacifica, o con modi violenti.

20 marzo. Vostro Giuseppe Mazzini.