Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/441

Da Wikisource.

a nomi, ma accogliete e recate il coiisiulio e l’aiuto fraterno di quanti liaiino provato che v’amano. Operate, per quanto è in voi, a prò’ dell’emancipazione di Venezia e Roma. Siate buoni, tolleranti, pertinaci, nondimeno, sulla via del retto. E uon diffidate del vostro avvenire.

Quanto a me, morrò lieto se potrò credere d’a vere anche menomamente giovato all’emancipazione della vostra classe, e altero dell’affetto che volete darmi. Vostro tutto Giuseppe Mazzini.

V. Alla Consociazione degli Operai di Genova. [Londra], 28 ottobre 1861.

Fratelli. Ho veduto la vostra circolare del 22 agosto. Eccovi la mia azione annua di lire venti. Xon so se troverete facilmente l’appoggio che cercate alle vostre scuole. So che l’aiutarle è un debito sacro per tutti noi. La Nazione, quando il Governo sará Nazionale davvero, dovrá incaricarsi di quell’insegna mento e dargli basi uniformi, senza le quali non saremo mai eguali, né fratelli.

Ma intanto, gli individui dovrebbero supplire all’oi)era della Nazione futura, e intendere che le grandi rivoluzioni, come quelle che fanno Nazione di un popolo, tradiscono la loro missione, se si limitano a mutamenti di forme politiche e circoscri-