Pagina:Meditazioni storiche.djvu/355

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nome, adorollo come Dio, e costitoigli tra’serri ceremonie e sacrificii.1 Quindi, passato tempo, crescendo l’iniqua usanza, l’errore diventò legge, fecero immagini de’ re, portaronsi dove non erano essi, per adorarli assenti come presenti; e s’aggiunse finalmente la maestria dell’arte, l’adulazione degli artefici; gli uomini adorarono ciò che ammiravano: « E per servir cosi ora all’affètto, ora ai re, imposero ai legni od ai sassi l’incomunicabile nome. »1 Questa, s’io non m’inganno, è storia evidente della idolatria egiziana, piò che di niun’altra; egiziane specialmente furono la rappresentazione della figura umana, quella dei re in particolare, e la maestria dell’arte; egiziane specialmente la moltiplicazione delle figure regie, e l’idealizzazione di esse senza seguir ritratti; egiziana ab antico l’apoteosi de’ re. E quindi in tutto ci pare di poter eonchiudere che: come notammo già ogni mitologia, ogni religione essersi abbandonata ad un pervertimento speciale sno, le chamitiche sabee all’adorazione degli astri, le medopersiane al dualismo dei due principii del bene e del male, le indiane agli Avatar o trasformazioni ed incarnazioni degli Dei, e le cinesi alla indeterminatezza, alla materializzazione dell’idea di Dio; cosi s’abbandonò la Egiziana specialmente al pervertimento (che passò più in tutto occidente) della deificazione de’ padri, dell’apoteosi. Non che questo non fosse pure là, o qaeg)i altri qua; ma là furono principali quelli, qaa questo; secondo la natura d’ogni errore, che è di variare, secondo i casi, secondo gli accidenti d’ogni luogo, d’ogni tempo in perpetuo, ma d’ammettere in perpetuo pure gli errori fratelli, escludendo sola la madre rinnegata, la verità.3

1 sap., XiV, 15.

• Ibidem, 1621.

1 Io non bo osato svolgere nel testo le applicazioni di queste conchiusioni; e non ne accenno qui una se non dubitando molto. Queir Osiride la cui vita e la morte si passan quasi tutte tra l’acque; che fu inventor del vino, e fu identificato poi col Bacco greco; ii grande e primo scorritore dell’Asia, mi sembra una delle reminiscenze più chiare che s1 abbiano, un’apoteosi di Noè. Khem (se è lasciato fra gl’iddii egiziani) sarebbe evidentemente identico con Kham, ma forse fu deificato sotto il nome di Horo; o forse Horo fu Mezraim. E se i quattro Dei e le quattro Dee di Wilkinson fossero confermati come gli otto Dei maggiori, sarebbero l’avo e i tre pa