Pagina:Meditazioni storiche.djvu/439

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Mimante ebauitid, ma probabilmente semitici furono dunque i Peiasgi. —9* Ma noi siam hragi dal trovarci ridotti a tali dubbiezze. Abbondano anzi 1 fatti, gli argomenti positivi, diretti a dimostrar l’origine semitica. Molte parole d’origine non ellenica rimasero neUa lingua ellenica; ci è attestato da Platone nel Cratilo, il quale disputa su due di tali parole; e queste si trovano semitiche.1 Alle quali poi si potrebbero aggiunger Cane parecchie altre.1—5® E semitico poi è incontrollabilmente, a dir di tutti, l’alfabeto greco. Dell’origine del quale rimando a quel poco de dissi nel testo, a qoel più che è detto nel Marsh, ed al molto detto da altri cbe è ivi accennato, a cui si pai quindi risalire.’ 11 (atto non è contestato da nessuno oramai. E il falla solo basterebbe a far argomentare, cbe quest’alfabeto straniero, e dovutosi introdurre dalla nazione straaiera più numerosa e più incivili trice, fu dunque introdotto dai Peiasgi; che semitica fu duoqne la aazione introduttrice come l’alfabeto iutrodotto. — 4® Ma ei ci ha più. Questo alfabeto semitico è detto èspressaiaente pelssgioo in Grecia, pekwgico poi In Italia dove si ritrova.’.—s» Aurora, le tradiiioai tarino Cadmo introduttore di quell’alfabeto; e ria poi che ti faccia Cadmo nome generico degli introduttori, o nome personale di uno di essi, bd ogni modo tal nome significa Orientate in tutte ie lingue semitiche; e perchè tutti I nomi ebbero allora qualche significazione, ai dee credere de chi lo portò fosse della schiatta e della lingua hi cai il uome avea quella significazione, epperciò che Cadmo od I Cadmi foster semitici. — 6* Finalmente e soprattutto, il nome atesso di Peiasgi U dimostra da sè d’origine semitica. In liugna greca non significa arila; ose mai, significherebbe marittimo, venato dal mare, dal Pelago. Ma rimarrebbe a cercare, onde poi questo stesso nome, a cai si trova» sinonimi parecchi altri nella lingua ellenica. In lingue semitiche all’incontro Phaleg significa dispersione; e dispersi, vaganti fa appuuto il significato del nome di Peiasgi, se crediamo alle tradiaioni; e dispersi e vaganti furono; per vero dire, secondo ogni storia.’— E quindi, in somma, non ci pare poter restar dubbio, cbe venissero i Peiasgi da quella schiatta, dalla cui l’aagna essi trassero II nome; da cni lo trassero colui o coloro che portarono il loro alfabeto; da cai

< Crollo, tradoiioDe di Conti, tono XI, pag. M, — Marab, pag. Ss.

> Vali FiaaMi, Dell* tinga* tinta • tot mfjUI. — Ogcrio, Crmem 1 Uttma tingm ■ Ì4MÌIMHU.

• Vali ad tati», $ 41—Ifarth, cap. n, III.—sahaall, Man fiacfa* taaa fcp.sI.

• FIWo, sUttris mot., VII, ss. — solilo!, eap. vili j • vali altra olUiMai ia Manfc, pag. 3s a eog.

• Forami, nèJlexiOMM tur l’origini iti tiactau pt*pl*t «lo., taao II, pag. SM • aag.6ibert, sur Ita primieri llaòitatu d» Im Grie*. — jgtadimié da inuripiitnt mi Mtaafrtffw. Urna XXV, tUm., pag. 1. — Vedi ari daa h dac potMU autorità 41 Graia a « Calato).C adl> alllmo parecchi aomi dogli croi rabici apiagiU lllllil VaUanltfia aaalUHiu,