Pagina:Meditazioni storiche.djvu/466

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dire, trascurano1 questa giustizia. Ma ella mi pare cosi chiara, che basterebbe sola forse a dimostrarci l’immigrazione Celtica venuta su per la gran valle del Danubio, e fermatasi 6ulla parie superiore di esso. Ma tal fatto ci è confermato poi dal trovare numerose genti Celtiche, e quella principalissima de’ Boi, colà stanziate. £ vero, che non solamente i moderni, ma molti antichi spiegarono questi stanziamenti colla solita supposizione che quelle genti venissero anzi d’Occidente ad Oriente, da quella che fu poi detta Celtica a quella che fu poi detta Germania. Ma questa solita spiegazione non mi par altro che la solita illusione, di cercar le origini non dai primi ma dagli ultimi paesi occupati dalle varie schiatte, dai paesi che ne serbarono i nomi, dai paesi dove perciò si supposero nate dal suolo. — E tutto ciò ci è poi confermato ancora dai nomi. Celti Kelti fu il nome generico delle genti immigrale a manca come a destra del Reno, ed all’incontro il nome (che pur fu detto, ma non é nemmeno esso, sinonimo) di Galli non trovasi dato mai in quell’età se non ai Celti a manca del Reno; fu dunque nome particolare ritenuto o preso da quella parte dell’emigrazione. I Greci e gli altri Orientali più lontani conservarono agli uni e agli altri il nome generico e originario; benché essi pure conoscessero ab antico il nome speciale de’ Galli, Galas o Gala ti; e il dessero, dodici secoli appresso, a quella invasione retrograda che venne dalla destra del Reno fn Oriente. I Romani all’incontro più vicini, quando conobbero i Galli, li chiamarono per lo più col nome particolare, non cercando oltre della loro origine.

Ma mentre cosi s’estendeva la migrazione settentrionale transalpina per la valle del Danubio, veniva molto probabilmente un’altra parte di essa perii mezzodì, di qua dall’Alpi, e su per vai di Po, e chiama vasi degli Umbri od Umbroni. Perciocché, che questi fosser Celti è affermato da parecchi antichi molto autorevoli, Bacco, M. Antonio Gnipho, Gallo cisalpino, Solino, Servio, Tzetze, Scilace; » ed è con


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  1. Cosi lo stesso accuratissimo Amedeo Thierry, Histoire des Gaulois, Paris 1828; e quindi l’altro errore da lui fatto, a parer mio, quello di far i Celti parte de’ Galli, mentre fu originariamente tutt’all’opposto.
  2. Vedi le cinque prime autorità riferite e discusse da Amedeo Thierry, pag. xl e seg. E vedi pure ii Mémoire sur la population primitive des Gaules