Pagina:Meditazioni storiche.djvu/501

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qoe debole ancora, invece di lei, contro a quelle genti, si pose cosi a capo della difesa della nazionalità, degli interessi comuni, e riuscì cosi ed anzi formò la nazione Italiana. Ma d’allora in poi furono prontissimi, non mai vedati simili, i progressi suoi; quantunque pure in tal modo, che consumò i 400 anni interi a riunire o soggiogare le genti della penisola Italiana, mentre non impacciandosi (anzi aiutandosi) nè di quelle ni delle intime lotte sue, soggiogò nel tempo assolatamente medesimo sicilia e l’altre isole Italiane, l’emula Cartagine, ed Iberia, Grecia e tutti gì’ imperii Greci orientali, Gallia, firitannia, «,metà di quella c)ie era ed è Germania. Allora tra l’Atlante, l’Oceano Atlantico, Reno, Danubio, Ponto Eusino, Eufrate e i deserti Arabici, tatto fii di Roma, tutto riunito sotto l’imperio nella civiltà Romana, genti, nazioni, civiltà, colture, numi e religioni. — Al di là nón erano se non civiltà e colture rimaste molto addietro; genti barbare e quasi selvagge in Affrica, Iberia, scozia, scandinavia, Germania, scizia europea ed asiatica, isole e continente oltreorientali; e due nazioni più avanzate si, ma ostinatamenterfermatesi in loro civiltà e coltura. E addentro, in cuore al grande imperia, alla gran civiltà, fra le genti tollerate in moderata servitù, fra i eulti tollerati od anzi ignorati, la gente Israelitica, il culto serhato del Dio primo e solo; seme non osservato in campo trascurato, onde aveva a sorgere la Religione, la civiltà Cristiana universale, ■wit. VII. Qui fa il ponto culminante, neri solo del nostro viaggio storico, ma di quello fhe fece, fa e farà il genere amano sino al suo termine quaggiù. E qui perciò ci fermammo a contemplare la gran divisione, il ponto di, partenza della storia novella e tutta diversa, l’origine di quella religione che senza contar le probabilità future, riunì già più terre, più nomini, più genti e nazioni incomparabilmente, che niun imperio o civiltà o religione antica o nuova. E trovando quell’origine contraria a tptte le condizioni delle civiltà, delle religioni, delle filosofìe c^gfemporanee, contraria a tutta l’umana natura, a tutte le probabilità e possibilità di essa, noi conphiudemmo di nuovo, confermando ed aspettando confermazioni, che la causa fu soprannaturale, fu d’in