Pagina:Meditazioni storiche.djvu/68

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sempre il genere amano. Ed anche questa è filosofia chiara, semplice come l’altra, e più bella poi senza paragone, più consolante per noi, più consonante con quante idee noi possiamo avere della onnipotente benevolenza divina.—Ma anche questa non è buona opinione storica, non consuona con tutti i fatti, non è universalmente vera. Ella ha contro a sè quella testimonianza dell’intiera antichità: che il mondo era peggiorato lungo essa tutta. Ella ha cosi contro a sé i due terzi de’ tempi, i due terzi de’ fatti. L’andamento d’un terzo ultimo non può cancellare l’andamento contrario de’ due primi. In qualunque scienza, cbe direbbesi d’un’ipotesi, d’una spiegazione di fenomeni, la quale, satisfacendo a un terzo, andasse contro ai due terzi di essi? Non sarebb’ella rigettata da qualunque maestro o scolaro? Rigettiamo dunque questa ipotesi anche noi; e rigettiamo quella modificazione che ne fanno alcuni dicendo, procedere il perfezionamento quasi spira che sale e scende, eonlinuamente pur avanzando. L’Immagine non è esalta nè buona. Uua curva che non sia tornata se non una volta in sé, e dall’andamento, dagli elementi, di cui non sia prevedibile allro ritorno, può esser cerchio, elisse, o checché si voglia, ma non è spira. 11 vero è, che questa teoria del progresso perenne è come quella ’ del perenne peggioramento, un’illusione di coloro che non considerano se non una nazione o nn grappo di nazioni, un secolo o nna successione di secoli; ma non può accettarsi da chiunque comprenda nel pensier suo la storia intiera del genere umano in tutti i luoghi e in tutti i secoli occupali da esso.

"VI. In somma, alla teoria del peggioramento perenne ’ s’oppone il fatto che il genere umano non peggiorò nell’ulti * mo terzo della storia sua; alla teoria del perfezionamento perenne si oppone il fatto che il genere amano non si perfezionò ne’due primi terzi. E che risulla poi da questi due falli T che il genere umano non segui uno ma due andamenti «entrari; che ei mutò dall’uno all’allro a un’epoca tra i due primi e l’ultimo terzo de’ tempi fino a noi; e che tal mutazione dovette dunque essere effetto di qualche grande evento che si trovi a qnell’epoca. Ora a auell’epoca se ne

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