Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/56

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1 4 LIBRO che elht hoafia in uerun luogo largii, e però in queflo ftrettifrimx, c r fi difende fra. l’tìeUeff>onto,cr l’Egeo „ Lo fretto è nominato ftmo, la fronte Maftufia,e tutta infreme fi chiama C herfonneffo, per molte fue cofe affai famofa, er degna d’ejfer celebrata. Corre in ejfa il fru me Egeo,nobile per lo naufragio dell’armata Athenie= fe. E uni Abìdo al dirimpetto diSeflo,moho lUuflreper l’amore di Leandro. Qui è medefrmamente quel luogo, doue l’efercito Per frano hebbe ardire di fare un ponte 9 er congiungere quelle terre infreme, che dà cofr grar,= de fpacio di mare fono diuife, Grande neramente, CT marauigliòfa imprefa, che uno efercito di gente a pie =■ de, i’Afra paffaffe fenza falcare acque, in Grecia. So imi l’ofra di Protefllao cotifecrats in un tempio. Euui il porto Celo y il quale fu combattuto in guerra nauale fra gli Atbeniefi, e i Lacedemoni }, er ancor morirà ilfegno della ruina, che fopportò l’armata Lacedemoni tiiefe. Euui Cinofrèma fepoltura d 7 tìecuba, cofr detta, ò perch’ella fi conuertì in cane, ò nero perchè d’alto d la cadde in baffo flato, er però le fu dato un nome ui= le. Euui pofeia Matkio, euui H elico, che è il fine de TAetteffronto. Et fubito fegue il mare Egeo ilquale per tutto grandemente s’allarga: er quindi al promontorio che domandati Sunio con largo, er ptaceuol giro cir= conia le commoffe terre. Chiamafì quel promontorio» doue s’arriua, quando l’huomo di là è paffuto; Mafiua fra; er quindi s’entra nel golfo, che bagnando l’altro franco di Cherfonnìfo, èrinchiufo dentro al giogo del * U uaUe Facia, er dal fiume, che u’entra, è chiamato Mela