Pagina:Melloni - Relazione intorno al dagherrotipo, Napoli, 1839.djvu/30

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coprono i gran monumenti di Tebe, di Karnak, di Menfi. Col Dagherrotipo, un solo individuo potrebbe condurre a buon termine questo immenso lavoro». Aggiungasi che le ruine esistenti ne’ due emisferi si trovano spesso in luoghi deserti, malsani, circondati da nazioni inospiti che rendono pericolosa, e talvolta impossibile, una lunga permanenza: ed in tali circostanze, ognun vede di quanta importanza divenga un metodo, che permette di copiare, entro cinque o sei minuti, un Monumento vastissimo, pieno zeppo di colonne, d’iscrizioni, di ornati d’ogni genere e d’ogni dimensione, alcuni accessibili, altri nò, conservandoli tutti nelle debite loro proporzioni come se fossero disegnati con le più esatte misure! E dico cinque, o sei minuti, perchè sappiamo dallo stesso Dagherre che le sue lamine iodurate e racchiuse entro recipienti impermeabili dalla luce, vi si mantengono parecchie ore, prima e dopo la loro esposizione nella camera oscura, senza niuno scapito delle circostanze favorevoli alla riuscita dell’operazione: cosicchè il viaggiatore potrà rimanere, là innanzi, quel solo brevissimo intervallo di tempo necessario ai diversi punti dell’immagine per esercitare contemporaneamente la magica loro influenza sulla tavola preparata.

La prontezza e la facilità di ritrar le cose colla massima precisione, riuscirà indubitatamente utilissima in parecchie operazioni di architettura, di topografia, e d’arte nautica, soprattutto quando verrà divulgato il processo di trasportare i disegni su carta trovato dal dottor Donné.

Il geologo, a cui sono di tanta importanza il numero, l’ordine, l’inclinazione degli strati de’ monti, le forme, talora svariatissime, delle conchiglie fossili che vi sono conte-