Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/104

Da Wikisource.

mezzo selvaggio, che se la dice e sta coi cavalli più volentieri che coi pari suoi?

La finestra s'aprì impetuosamente. Milla apparve.... lassù sul terrazzino. Non aveva più il suo elegante vestito da viaggio; la sua personcina, minuta, snella, era avvolta in un'ampia douillette di casimirra bianca. E subito, alle spalle di Milla, ecco il Duca.... Milla voltò il visino smarrito verso la luna.... quella vecchia amica di tutte le gioventù! Ma egli no, non lo guardò neppure quel disco pallido e muto.

Parlava, e il vento portava le sue parole, brevi, tronche, come soffocate:

— Ma che idea! vieni, amor mio.... vieni.

Essa rideva, appoggiata, stretta alla balaustra, come una rondine che, in tempo di bufera, si stringe alla gronda.

— Vieni, vieni! — ripeteva il Duca, null'altro che: «vieni.» Ma quella parola vibrava.... ardente.... nell'aria fresca.

Milla lo pregava d'aspettare un momento.