Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/124

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Drollino, naturalmente, non capì, nè indovinò. Andò via lentamente, pensando alla vecchia camera, all'entrata della scuderia, a un muricciuolo facile a scavalcare, e a certe pigne di castagne d'India, che per un soffio, per un sassolino diroccavano giù, ruzzolando in tutte le direzioni sulla sabbia di quel viale, quello per l'appunto.

Drollino incontrò un'altra volta la Duchessa, e fu contento di vederla, perchè aveva udito dire che la signora non stava tanto bene. Si buccinava anzi che ci fossero delle speranze..., certe speranze soavi, che si concretano nei preparativi d'una piccola culla....

La Duchessa aveva infatti l'aria un po' patita e Drollino, vedendola passare lentamente sul sentiero soleggiato del giardino, con una mossa stranamente dolce e stanca, rimase un momento come trasognato. Com'era bella!.... le altre donne ch'egli vedeva lì e in città non le somigliavano punto. Così piccola, minuta, com'era,