Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/138

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cara Milla, tu sei un angiolo! — E più tardi, quando s'alzarono di tavola, le diede il braccio, guardandola e sorridendole quasi coma l'aveva guardata e le aveva sorriso nei primi giorni del suo matrimonio.

E Milla, povera bambina, ebbe un momento di suprema gioia. Ecco! l'aveva trovato il modo.... Contentarlo nelle piccole cose. Ah! ora sapeva!

Milla era felice. Il suo Giuliano era tornato di buon umore. Si divertiva un mezzo mondo mettendo la villa a soqquadro, rinnovando gli addobbi delle sale, il mobiglio delle camere, rimodernando da capo a fondo gli appartamenti. Aveva certo trovate artistiche tutte sue, sapeva combinare meravigliosamente quanto, oltre alla ricchezza, rivela in un appartamento, il carattere e l'immaginazione signorile di chi lo abita. Una vera legione d'operai s'era stabilita alla villa, e, con una rapidità quasi magica, l'interno della casa andava assumendo un nuovo e più brillante aspetto. Il creolo sapeva dar gli ordini necessari, e Milla, ch'