Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/139

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egli non consultava mai, era in uno stato di continua ammirazione. Eppure, certe volte, in mezzo al suo entusiasmo pel talento di Giuliano, un pensiero malinconico le si levava in cuore: ecco, le vecchie cose se ne andavano tutte, una per volta. Errava, con passo lento, quasi timido, in mezzo a tutta quella novità fresca di ricchezze e d'eleganza, che per lei non avevano nessun ricordo, nessuna attrattiva di segreta intesa. Astianello si mutava; era una bella cosa, senza dubbio, ed era giusto che, dal momento ch'essa aveva acconsentito a ricevere, i suoi ospiti avessero a trovare in casa sua tutto ciò che probabilmente avevano in casa propria; ma tant'è.... E un giorno, in cui Giuliano le chiese ridendo dove andrebbero a far dimora durante gli otto giorni indispensabili per rinnovare quella loro antiquata camera da letto, Milla si sentì una gran stretta al cuore.

Abbassò il capo.... sentiva due lagrime sull'orlo delle palpebre.