Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/173

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chi vuol l'accompagni al convento a quest'ora? il signor Duca?... forse?...

Quel «forse» biricchino, e illustrato da un sorriso maliziosetto, avrebbe potuto essere un programma di conversazione; ma il capo di scuderia non lo considerò sotto quest'aspetto. Fece un cenno col capo, e s'allontanò.

— Stupido!... — pensò la ragazza mentre, leggermente indispettita, teneva dietro collo sguardo a quell'originale.

Questi se ne andò a dar gli ordini. Ma non accennò al cocchiere che avrebbe dovuto guidare la vittoria. Quando tutto fu pronto, egli stesso salì in serpino. La Duchessa scese verso le otto, vestita semplicissimamente, e seguita dalla Tonia, la vecchia guardarobiera. Il legno aspettava davanti alla scalinata dell'atrio. A cassetta, a fianco del domestico, stava Drollino, colle redini in mano, bellissimo nel suo raglan bianco.

Si misero in via, con un tempaccio malinconico. Una nebbia grigia serrava la campagna