Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/217

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— Ma tu m'ami, dunque, tu m'ami? — chiese l'ammalata, balzata in quel momento in una calda e rapida transazione del suo amore, che le faceva ancora scusare, perdonare, scordar tutto, che la consegnava cieca, sorda, smemorata, in braccio ad una più potente, ad una più salda illusione.

Egli la copriva di baci. Oh! se l'amava! Se aveva sofferto.... Oh la sua Milla! la sua Milla adorata! Non era punto: creolo.... in quel momento!

Allora Milla ebbe un subito e febbrile risveglio delle forze. S'alzò a sedere sul letto, s'avvinghiò colle braccia scarne al collo di Giuliano e gli si strinse convulsa sul petto, con un grido supremo di trionfo e di desiderio: Vivere!... vivere!...

* * * * *

La villa era ancor tutta sottosopra. Poche ore prima il Duca e la Duchessa erano partiti per Napoli, dove li avrebbe raggiunti la vecchia Duchessa Lantieri.