Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/22

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trambe fatta, ciascuna a modo suo, eccellente riescita: Rowena era l’idolo della scuderia, e Miss Spring era l’idolo di Camilla.

A dirla schietta, non ci voleva poi gran che per diventare l’idolo della Milla. Il suo cuoricino di bimba aveva un grande bisogno di voler bene.

E in quella baraonda di casa, fra quell’andirivieni di gente, esclusivamente occupata di cavalli e dove l’elemento femminile non era rappresentato che dalle guardarobiere o dalle mogli dei fattori e dei palafrenieri, una donna che si occupasse della bambina, che le usasse certe cure, doveva, senza fallo, occupare un posto importante nell’animo suo. Milla poi aveva un benedetto carattere.... Si affezionava presto, con un grande ardore, che durava, nutrendosi del proprio elemento, esaltandosi, raffinandosi, facendosi sempre più scevro d’egoismo. Oh! come aveva amata quella zoticona della sua balia, rimastale vicino sino a che ella avesse raggiunto il settimo anno! Che