Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/242

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abbiamo fatto, sarebbe bene di provare un cavallo nuovo.

— Ma non ti rincresce? — chiese Milla ridendo.

— No — rispose Drollino — e lei ci avrà più piacere a cavalcare Mia.

Infatti, era tutt'altra cosa! Mia aveva il boccato straordinariamente fino, le mosse pronte e leggere. Milla a poco a poco smetteva la paura, e prendeva a gustare l'indicibile soddisfazione del cavalcare. Cominciava a tenersi bene in sella, ad acquistare destrezza e disinvoltura; e Drollino provava un grande orgoglio quando vedeva la leggiadra amazzone, franca ormai e sicura, sul dorso di Mia. Gli parevano tutt'e due, nella bellezza aristocratica delle rispettive loro razze, creature privilegiate, incomparabilmente pregevoli. Entrambe in quel momento gli erano soggette, entrambe egli guidava colla voce, col gesto, collo sguardo; sentiva per entrambe come una bizzarra analogia di ammirazione appassionata; per