Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/241

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Milla era veramente felice, dimenticava il passato come si dimentica un brutto sogno. Giuliano s'era completamente ravveduto da quella sciagurata sorpresa dello scorso autunno. In fin dei conti, un po' di colpa ce l'aveva avuta anche lei, colla sua imprudenza. No, ora capiva bene com'è l'esistenza. Bisogna esser prudente, fuggire le occasioni, non mettere la paglia accanto al fuoco! Ora non c'era più pericolo di sorta, ed ella ormai era sicura di nuovo, meglio anzi di prima, del cuore di Giuliano!

Il giorno dopo la terza partenza di suo marito, Milla, nello scendere in maneggio, ebbe una sorpresa. Invece di Calif, trovò ad aspettarla Mia, già insellata e tenuta a mano da Drollino.

Esitò un momento, guardando il giovane.

Egli arrossì, ma disse dolcemente:

— Salga, signora Duchessa.

E quando l'ebbe bene adagiata sulla sella, soggiunse a bassa voce:

— Ho pensato che adesso, coi progressi che