Vai al contenuto

Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/240

Da Wikisource.

Ma Giuliano non pareva gustare moltissimo quella sfuriata di ringraziamenti, e forse per interromperli chiese d'un tratto:

— E la sorpresa?

— Non ancora — rispose Milla ridendo — sarà per quest'altra volta.

Ma non fu nemmeno per «quest'altra volta,» benchè, appena ripartito Giuliano, la Duchessa ricominciasse di gran lena le lezioni con Drollino. Quando il Duca tornò, non s'era per anco usciti dal maneggio. Stavolta le portò in regalo un anello in brillanti, ma non chiese della sorpresa. E, in capo a quindici giorni, ricevette delle lettere d'affari che l'obbligarono a ripartire.

Milla, che sulle prime, e per la ragione che sappiamo, aveva fatto buon viso alle nuove occupazioni di Giuliano, cominciava a trovarle ora un tantino indiscrete. Ora per l'appunto, quando egli era diventato così dolce, così compiacente, così premuroso per lei, glielo portavano sempre via.... sempre.... quei benedetti affari!