Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/239

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ogni giorno, benchè, a dir vero, quell'esercizio violento, al quale non era abituata, stancasse non poco la Duchessa. Quando scendeva di sella, a mala pena si reggeva in piedi, e bene spesso, per uscir dal maneggio, doveva appoggiarsi al braccio di Drollino. Oh, com'era stanca.... tanto, che s'abbandonava quasi, così spossata com'era, sul saldo braccio del giovane maestro.

Il ritorno del Duca pose fine al primo periodo delle lezioni.

Egli era pallido, sbattuto; ma ne accagionò presso Milla la stanchezza della nottata, trascorsa in ferrovia. Era un po' nervoso, un po' inquieto; gli affari si complicavano, ma egli voleva spuntarla ad ogni costo, e però gli toccherebbe d'assentarsi ancora, forse, più volte. Portò, oltre ai pandouce ed ai canditi, una splendida collana di corallo e una ventina di gingilli in filagrana. Milla ne fu così lieta che si mise a piangere di contentezza, e non rifiniva di ringraziare suo marito.