Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/257

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Gli pareva di compiere un doloroso atto di giustizia. Aveva la mente e gli occhi pieni del ricordo della scena accaduta lì.... in quella stessa sala, tanti anni prima. Si vedeva, bambino, debole, agitato, sentiva ancora sulle labbra un'impressione che gli pareva quella d'un ferro rovente, l'impressione d'un bacio di bambina.

Milla, con un atto inconsulto, gli stese la mano.... Ma subito, memore che non andava fatto, la ritrasse. Ma era indicibilmente commossa, mormorò:

— Oh Drollino, oh Drollino!... — con un accento di gratitudine che valutava e compensava tutto il sacrificio di quel povero ragazzo.

Egli tremava lievemente, e teneva il capo chino come un colpevole.

In quel bizzarro colloquio successe una pausa bizzarra anch'essa.... piena per entrambi d'indefinibili incertezze.

— Senti, Drollino — disse finalmente la padrona — vedo che tu.... hai proprio fissato di