Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/288

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Il vecchio mozzo si mise a ridere.

— Via, via!... non v'arrabbiate a questo modo. Si sa che avete fatto di tutto per toglierle quel vizio. È inutile.... ho provato anch'io. Una volta nella tenuta c'era un alzano che....

Ma la storia dell'alzano non progredì. Drollino, il quale era stato per un momento come sprofondato nelle sue riflessioni, si scosse bruscamente e s'allontanò a rapidi passi.

Il mozzo rimase lì, in asso.

— Cosa diavolo gli piglia a colui? — disse tenendo dietro collo sguardo a Drollino, il quale pareva quasi fuggire, tanto correva, nella direzione della tenuta.

Non eran cinque minuti che Drollino era scomparso, quando Vincenzo, il cameriere della Duchessa, si presentò sulla spianata.

— Drollino — chiamò — Drollino!

— È andato via or ora — rispose il vecchio mozzo. — Cosa c'è?

— Subito, subito, insellare Mia per la signora