Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/292

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rasenta la strada maestra fra Astianello e la stazione.

Era un cimitero piccolissimo, brutto, una vera miseria di cimitero. Apparteneva a un paesucolo vicino, il quale non era nulla più che una frazione di Astianello.

Il luogo era molto triste anche nella giocondità dell'ora mattutina. Aveva un non so che di abbandonato, che dava alla malinconia naturale del sito un carattere speciale.... pareva la dimora dell'oblìo. Quelle povere tombe recavano patenti le traccie dell'intemperie; sulla cappelletta di mezzo una misera immagine a fresco del Redentore, arrossata dal gelo, si scrostava lentamente, trascinando nella sua rovina l'intonaco, che si andava quasi sfarinando. Nel lato settentrionale del recinto l'erba era umidissima, e la rugiada si ostinava a serbar lucido lo zoccolo di pietra dell'unico monumentino che vantasse il cimitero. Qualche aristocratica croce di ferro si notava ancora in quel lembo riservato, ma era tuttora