Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/294

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Dall'altro lato della via, il terreno si rompeva in uno scoscendimento ripido, terminando in un burrone ghiaioso, che ai tempi di piova si mutava in un torrentello. Quello era forse il solo punto della via che richiedesse un po' d'attenzione in chi transitava di là. Anni addietro, un carrettiere ubbriaco s'era ucciso, precipitando col suo mulo da quell'erta traditora. Occhio ci voleva, e stare attenti, specialmente allo svolto.

L'orologio d'un campanile poco lontano suonò le dieci.

— Ancora mezz'ora! — pensò Drollino.

Scese, si terse il sudore che gli rigava le tempie, estrasse di tasca la pistola, la osservò attentamente, e la depose sul terreno accanto a sè, a portata della sua mano destra. Nella macchia vicina i passeri spionciavano senza fine, in lontananza il picchio ripeteva a misurati intervalli la sua barocca canzone, nell'erba del cimitero gl'insetti si movevano, saltavano, si facevano strada, fra gli steli. Attorno alla croce