Pagina:Memorie S. Maria della Castagna.djvu/7

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dal Vescovo Milani (1595) che è chiesa di divotione, e in quelli dell’altra fatta dal Grimani (1634) che è in veneration a’ popoli circonvicini. Non è quindi meraviglia, che quel dottissimo e venerabile uomo, che fu il nostro Arciprete Luigi Mozzi, tornato nel 1799 a Bergamo dopo quasi due anni, che per le vicende fortunose de’ tempi era andato in esiglio, eleggesse questa chiesa a luogo di ritiro e a darvi gli esercizi spirituali. Giova qui riferire il fatto colle parole del suo biografo Sac. Giacinto Bassi Parroco di Alzano Maggiore. «Erano, dic’egli, da un giorno terminati questi Esercizi, che un’altra muta ne incominciò in una chiesuola campestre detta della B. V. della Castagna, contrada del villaggio di Fontana, a’ pie’ dei monti di Val-Breno, due miglia lontana dalla città, e dove nel tempo de’ guai i Congregati fervorosi erano soliti di pernottare le vigilie delle grandi solennità. Il Mozzi, che era ritornato dal suo esilio con una nuova lena per le umiliazioni e per le penitenze, si portava quasi ogni giorno scalzo per quei boschi vicini ad orare ed a meditare. L’esempio suo, la felice situazione di quel luogo, che pare da sè invitare al ritiro ed alla preghiera, il fervore della gioventù delle Congregazioni vicine, che era tutta accorsa ai SS. Esercizj, tutto combinava perchè