Pagina:Memorie del Cagliostro in Roveredo.djvu/38

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Imperocchè ecco gli infermi, che obbidirono a Cagliostro, tutti senza eccezione stanno peggio. Egli poi timido obbediva alla legge, e tutti rimandava senza risposta. Ed uno fece un epigramma, facendo conoscere dall’inverso nome di lui, essere uno dei Pseudocristi, non mai cercando di promovere la vera gloria del Signore. Questo poi sembrò un paradosso agli uomini più prudenti. Ma la moglie di Cagliostro venne con un certo Prete in chiesa, e dicendo questi Messa l’ascoltò in ginocchio. Ma un altro Sacerdote ancora, tutto portato per le opere buone, spesso con lei discuteva del regno di Dio, e dicevale che fuori della Chiesa non vi è nè fede, nè salute; e le diede a leggere quanto è scritto dagli Apostoli del Signore, e dallo spirito dei Profeti di lui. Godeva poi della fede, e di tutte le espressioni della donna. Imperocchè si riscaldava con gran fervore di spirito contro la depravazione dei falsi Filosofi, che erano insorti nella Francia, ed inveiva contro i saggi del secolo, meditando di continuo nelle Scritture. Essa poi ad altri diceva: ecco che noi condussimo quivi a termine il nostro intento, risanando tutti gli ammalati; ed ora desidera ardemente l’animo mio di passare