Pagina:Memorie dell'ingegnere Giovanni Milani.djvu/79

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CAPO II.
Potersi provvedere anche alle particolari utilità, ai vantaggi particolari della città di Bergamo, senza recare alla prosperità pubblica ed all’interesse della Societa lombardo-veneta i gravi danni che a questa od a quella si recherebbero, andando con la linea principale per Bergamo e Monza, anzichè per Chiari e Treviglio.
Articolo Parag. Pag.
XX. La provincia di Bergamo e la città di Bergamo essere comprese nella sfera di attività della linea principale, quella per la sola linea principale, questa mediante la diramazione da Treviglio a Bergamo 61 34
XXI. Non essere vero che la diramazione da Treviglio a Bergamo sia per riuscir impossibile all’uso delle macchine locomotive a vapore per soverchia ripidezza di pendenza 67 37
CAPO III.
Come e di quanto il pubblico danno e lo scapito della Societa lombardo-veneta aumenterebbonsi, se, non istandosi paghi a sviare la grande linea dal cammino diritto tra Brescia e Milano, si volesse anche spezzare in due la Società a Brescia.
XXII. Come e di quanto il pubblico danno e lo scapito della Societa lombardo-veneta aumenterebbonsi, se, non paghi a sviare la grande linea dal cammino diritto tra Brescia e Milano, si volesse anche spezzare in due la Società a Brescia 75 42
CAPO IV.
Pei danni pubblici e privati suddetti non potersi parlar d’indennizzi, e perchè. Di qual natura e di qual misura sarebbe un compenso determinato per parte aliquota della futura rendita della linea da Brescia a Milano per Bergamo.
XXIII. Pei danni pubblici e privati suddetti non potersi parlar d’indennizzi, e perchè 76 43