Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/257

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DEL FROF. L. HOI.ANDO 187

qiialunqiiti hiogo si csainiiii, e col mezzo tlella macerazione faciliiieiilc si (lislacca dalla precedente come si vede in x.

Snlchi che dall’ esleruo penetraiio internameiile, in cui s’ inti’oducono allreltaiile picglie deila pia madre. Queste pieglie rientrale di sostanza ciiiericia e della suddelta membrana si possono sollaiito spicg^ic coil’ aniineltcre quelle succesive mulazioni a cui abbiamo dello andar soggetlo il cervcllello iiella sua foiinazione.

Pertanto facendosi a considerare tulti i falll riferili ed osservati in questo pezzo di cei’vellello e paragouandoli con queUi clie olirono il cervclletto degli squali e del pulcino del 9.° e 12.° giorno, si puo dednrre che col mezzo della macerazione si viene a ridurre il ccrvellello uniano al suo stalo primordiale cioe ad una scmplice vcscica le di cui pareti siano state piegate e ripiegate in modo a formare cosi uumerose laminetle di tre diverse sostanze composte, die sono la midollave, la cinereo-rossigna e la cinerea esleruii o corticule. Questo viene dimostrato primieramente dai solclii primarii (4) che dividono le ramilicazioni midollari; maggiormenle ancora dalle piccole cavita triangolari (5) che non si potrebbero allrimenti spiegare, ed in fine e confermato dalle piccole fessure che dagli aiigoli delle cavita medesime si alluiigano. Da lulto questo si puo facilmente comprendere, che se il pczzo cosi prf)|^nralo avefse una suflicienle resislenza, e lenacita si potrebbe risolvere in una tela o lastra di grandissima estensioue dalle tre accenuate sostanze formate.

Figuha 12.

Superficie di un laglio che passa a traverse della meta dei corpi ollvali e delle altri parti della roda del niit’ollo allungato per dimostrare la grande aualogia clie vi passa fi’a la sviluppata Strutlura del cervelletio e la disposizione delle parti di cui sono questi composti. Si ilistingue in essi la lamina giallognola