Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/352

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aGa ORITTOGRArU PIEMONTESE

In fpieslo le coslc sono jui’i ravviciuale, meno appialtilc; i loro lali sono, ilirci cos\, jncsEoclic- perp€iulicolari: il dorso ilellc cosle \iciic elcgaiilcir.eute scolpilo da piccole fjgr.re ovoidali unite insieme da una riga. Queste ligiire senibrano cssere le basi dei lubercoli, die poi si alzaiio verso il marginc della concliiglia e principiiln’.tntc ai lali. Del reslo tjiuslo fossilc lia una figura ))iu alliingala: i denli in mezzo al cardiiie, conic i jiiu lemoii, sono piii toslo acuti.

Luughczza 2 pollici i linea: largliezza 1 pollice 1 1 lince. g. Cardium.

Testa spatosa; forma cardti giohularis, anterius dcpressi, stiiarum trartsversaliian I’cstigia ostemlcns.

Larghezza i pollice 6 linee. Nulla si ptib vcdere nel cardinc: il leinbo inlerr.o e dentato come suol cssere nei teslacei di cpicslo genere.

GENERE XII. Crassatella.

I. Crassatella tiimida Lamarck.

FossUe rare in Piemonte e frequente a Grignone.

GENERE XIII. Mactra.

I. Mactra triangida Renierii.

Abita neir Adriatico ( Ren. ): fossile nella valle d’ Andona e nel Placenlino.

Ad Oryctograph. Pedew. aitctaiiuin pag. i58 7).° 2. 4Mactra lutraria Linn. V. Brocc. pag. 536. Gualt. Tav. 90 A. Abita nell’ Oceano Europeo all’ imboccatura dei fiumi ( Linn. ) c nel Meditcrraneo: fossile in Piemonte e nella Calabria. Lunghezza 3 poliici 9 linee.