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44 notizia d'un pittore

originali, colorati; nell’un volume è la Duchessa Catterina, primieramente in profilo, poi in faccia. Succedono Matilde di Savoia ed otto dame, e cinque damigelle di corte. Tutti sono senza nome di pittore. Nell’altro volume d’indole pittoresca molto diversa, sono cinquantacinque ritratti. Il primo è quello di Carlo Emanuel primo, in età di bambino, e sotto questo solo è notato che fu della mano di Messer Giorgio di Alessandria pittore del D. E. Filiberto1. Tutti gli altri, tra i quali piacemi nominare quello del Marchese Forni che è nel fol. 36, direi volentieri che fosser fatti dall’Ardente, fra essi è Carlo Emanuel I. in età virile, ed è probabilmente l’abbozzo di quello che è lodato dal Lomazzo. E voglio anche notare che nel primo foglio di questo volume è disegnato un bel cagnolino, e che due cani sono effigiati nel quadro di S. Paolo.

Dal Zani l’Ardente è qualificato pittor ritrattista: ed io oltre al ritratto del Pisio già detto posso indicare l’imagine di Antonino Tessauro di Fossano intagliata in rame, non si dice da chi, sotto alla quale si legge Alex. Ardensius pinxit. Essa è nel libro intitolato Novae decisiones sacri Senatus pedemontani2.

Soggiunge il Zani, che l’Ardente fu pittore ornatista, questo detto si conferma con la storia delle alpi marittime, dove si narra che le macchine e pitture ed altri apparati per l’entrata della Duchessa di Savoia in Nizza nel 1585 furono d’inventione et opera del signor Alessandro Ardenti pittore e scultore di S. A. le quali parole ho prese dalla pag. 641, nel volume secondo autografo di Pietro Gioffredo, ed egli probabilmente le avea prese dalla relatione stampata nel 1585 in Torino3, dove a pag. XI. si legge,

  1. Questo artista era morto prima del 12 di ottobre 1587, perocchè in esso giorno fu confirmata a Catterina, Carlo, Giorgio, e Francesco figliuoli del fu mastro Giorgio, pittore di S. A. la donazione d’una vigna Ghiliu. Annal Ales. pag. 167.
  2. Aug. Taur. 1590. fol. Tarin.
  3. Relatione degli apparati et feste fatte nell’arrivo del Seren. signor Duca di Savoia, con la Seren. Infante sua Consorte in Nizza nel passagio del suo Stato, e finalmente nell’entrata di Torino. In Torino appresso l’herede del Bevilacqua 1585. 4°