Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/773

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DEI. CiV. Dl S. QUIHTINO iai

di Kosetta piiblicalo dalla Societa egiziana di Londra nella pifi voile citata sua raccolta di geroglifici (tav. a6. num. ■y. g. i i. ec), vale a diie il priino raonumeiito bilingue che si sia conosciuto, quello che, medianle i confronti delle sue diverse iscrizioni ha fiiialmeiite squarcialo il velo die copiiva da tanli secoli I’antica scrittura degli Egiziaiii, cd ha somministrato il mezzo di assegiiarc con certezza a ciascuu monumento il siio nome o la sua data, e di circoscrivere una voila ne’suoi giusli coufini lantichitA tanto vantala di quella nazionc.

Si potra pui’ consullare i’unico buon libro egiziano sui gcroglifici che ci sia stato conservato dai Greci, voglio dire l’ opera iroppo poco intesa ed apprezzata Unora che porta il nome d’Orapolline, nel libro i. §.

4a. face. 287. Non e questo il solo escmpio che abbiamo di una lale oinmissione fra i nionumcnti di questo regio museo; senza parlare deile iscrizioni in lingua coftn, lu uc conoeco pnrr»cchi altri sicuramente egiziaiii, benclie scritli in lingua greca. Oltre quello gia riferito alia facciala 276, dove si legge: +€NM’ji5N0HC. MA; evvi pure il seguente scolpito sopra una piccoia tavola di pietra: neiGGVC. AM!M’ji,NIOr. L- NA., cioe Peteeo fglio (f Ammonio, nclVanno cinquaiitutio. E parecchi altri ancora ne potrei addun’e se fosse necessario.

Per dar ragione di si falte ommissioni convien supporre o che quegli anni si riferivano all’ eta della persona nominata hi quelle lapidi, ovvero che il vero valore di quelle epoche fosse allrimenli manifestato dalle circostanze del luogo dove quelle iscrizioni medesime erano collocate.

p. face. 290. Senza visitare tuiti i musei d’Europa, si potianno fare agevolmente i mentovati confronti fi-a i manusciitti speftanti alle diverse epoche della monarchia egiziana, col mezzo dei soli pa))iri che si conservano nel regio gabinetto torinese; per quanlo