Vai al contenuto

Pagina:Memorie e documenti sulla fondazione della Biblioteca Popolare Circolante di Prato.djvu/16

Da Wikisource.
14

Da quell’epoca in poi può dirsi che una vita novella cominciasse per la Istituzione, giacchè mentre da una parte aumentava il nucleo dei libri per i doni che tutto giorno pervenivano a testimonianza del favore che avea riscosso in ogni parte della Penisola, dall’altra andava crescendo il numero degli amici della istruzione del popolo che domandavano di far parte della Società.

Ed un tale rinnovellamento accadeva al compiersi del secondo anno di vita di tale associazione, nel Novembre del 1863; e il Dott. Bruni nell’adunanza generale tenuta all’occasione del rendiconto morale ed economico, lesse un applaudito discorso sulla necessità di diffondere l’istruzione fra mezzo alla classe operaia ed al sesso gentile col mezzo delle Biblioteche circolanti, discorso commendato altamente da molti illustri ingegni che vollero con speciali lettere esternargli la piena loro sodisfazione.

Poi il Consiglio Dirigente non tanto per rendere inteso più officialmente il paese della esistenza della società, quanto per invitare i suoi concittadini ad aderirvi e a portare il loro obolo all’incremento della istituzione, pubblicò un appello che fu pure fecondo di buoni resultati (Vedasi Documenti a pag. 25). Così col mezzo delle circolari, delle quali furon fatte tre edizioni nel volger di poco tempo, e coll’aver resa notoria l'esistenza della Biblioteca, ogni giorno cresceva il numero dei libri, e frattanto quella piccola favilla gettata due anni avanti in mezzo al popolo avea secondata gran fiamma; attalchè raccolto essendosi un considerevole numero di volumi, fu deliberato dal Consiglio di stamparne il 1.° Catalogo, dal quale apparì più che da qualunque altro documento la utilità