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Pagina:Memorie e documenti sulla fondazione della Biblioteca Popolare Circolante di Prato.djvu/19

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istituzione nostra, notizia propagata in tutto il regno col mezzo dei giornali e delle Circolari nostre spedite nei più remoti angoli della Penisola1.

Veniva l’anno 1865, e l’Italia tutta si commoveva al pensiero che nella culla del bell’idioma si sarebbe resa testimonianza di affettuosa memoria al padre sommo dell’Italiana favella, al divino Alighieri. Già tutte le Città d’Italia facevano a gara per esservi rappresentate, ed attestare così che l’Italiana famiglia veniva in quel giorno a confermare nel nome di Dante il voto solenne della loro unione emesso col Nazionale Plebiscito. — E la Società della Lettura Popolare Pratese non solo ebbe in dono due copie del periodico settimanale = La Festa di Dante = che si pubblicava per cura del Comitato Promotore, ma ebbe altresì l’onore di essere rappresentata dal suo Ufficio di Presidenza alla Festa del Centenario nel memorando giorno 14 Maggio 1865, e dal Municipio di Firenze riceveva il ricordo della Medaglia commemorativa.

Frattanto la Società volgeva al termine del quarto anno di vita. Il Dottor Bruni che terminava la sua carica di Presidente, alla quale fu poi riconfermato, nell’Adunanza Generale tenuta il 5 Novembre 1865 nel Palazzo del Sig. Dottor Francesco Franceschini, da esso gentilmente concesso (come già per la prima volta lo avea conceduto nel 1863), lesse un’eloquente discorso sulla importanza delle Biblioteche Circolanti e sulla necessità di diffondere la istruzione nelle campagne e di cui per deliberazione della generale Adunanza fù ordinata immediatamente la stampa.

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  1. Vedasi l’articolo del Giornale dell’Associazioni operaie Italiane, Genova, 21 Febbrajo 1864 qui riportato a pag. 48.