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Pagina:Memorie e documenti sulla fondazione della Biblioteca Popolare Circolante di Prato.djvu/20

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L’incremento che ha acquistato quest’associazione, abbiamo detto di sopra, l’ha assicurata per l’avvenire. E qui è necessario confermarlo e ripetere che tale istituzione vivrà fintantoché ci saranno amici della popolare istruzione, fintantoché sarà principio radicato in tutti i cuori che l’uomo non vive di solo pane ma ha bisogno di scienza, perchè al pane necessario pel corpo deve tener dietro il pane dello spirito e dello intelletto. Questa è una necessità imprescindibile: non si può lasciare nell’ignoranza il popolo senza rinunciare al civile progresso; nè quest’ultimo si può conseguire, senza rendere il popolo istrutto così dei proprj diritti, come dei proprj doveri.

Il filosofo Svedese Siljestroem, diceva «La questione importante si è di sapere come il maggior numero dei cittadini possa ridursi alla condizione di esseri pensanti». Noi gli possiamo oggi rispondere che la questione è risoluta colla istituzione delle Biblioteche Circolanti pel popolo; e che altro non rimane se non a far voti perchè queste si propaghino ovunque allato ad ogni scuola elementare, certi che avremo a risentirne i resultati vantaggiosi che ha avuti l’America, la quale sarebbe bastantemente gloriosa anco se avesse dato al mondo i soli Wasinghton e Lincoln. Il nostro popolo ne ha bisogno come ha bisogno della scuola primaria finché non sarà al grado di cultura della Danimarca, in cui su mille abitanti uno appena se ne trova che legger non sappia!1 Tempo verrà, e non è a dubitarne, in cui l’operaio e il colono assiso la sera davanti alla porta di sua casa potrà parlare coi suoi vicini di tutte le grandi conquiste del genere

  1. Courrier du Bas-Rhin. 29 Janvier 1863.