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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/100

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LIB. I. CAP.I. 5


14. Quei, che vogliono l’origine de’nostri Popoli da i Liburni, e Dalmati, e poi da i Toscani, o siano Etrusci, appoggiano questo loro sentimento a’ frammenti, che si attribuiscono a Catone, delle Origini lib.2. Frentani - così ivi -primum a Liburnis, et Dalmatis, inde his pulsis, a Tuscis orti : ed avendo sussistenza i frammenti di Porzio Catone, la controversia resta decisa, come di un Autore, il quale fu assai versato nella Storia Romana, e potea saperlo meglio di ogni altro in quei tempi, che visse, quando diede principio alla sua Opera a tempo della seconda guerra Punica, e vivea anche in quello della terza, ed in essa con esattezza raccolse tutte le origini delle Città d’Italia.

15. Per altro vengono ammessi da molti Autori; tra’ quali Gio: Arduino nelle sue Note ad C. Tlinium Natural. Histor. lib.3.cap.12. dell’Edizione di Parigi pag. 157. Alberti in parlare degli Abruzzi XI. Regione dell’Italia, così dice p.230. Catone scrive, che avessero questi Popoli, Frentani, Ughellio Ital. Sagr., ove de’ Vescovi Larinati. Larinum quondam fuit nobilis, et opulenta Frentanorum Sedes vetuslissima, qui ut scribit Cato de Origin. a Liburnis, Dalmatis, et Tuscis progeniti, a Lauronibus, quod Principum eorum nomen erat, Larinates,& Oppidum eorum Municipium, et Regionis Caput Larinum, seu Alarinum nuncupatum. Per non dare da dire a i Critici, tralasciamo far parola di Fanuccio Campana mf. lib.2. de Illustrib. Ital. Famil. cap.4. presso Demster. de Etrur. Regal. tom.1. lib. 1. cap.26. p.101. come pure dello stesso Demster. asserendo in detto luogo. Etruria mater multarum aliarum Gentium, Volscorum, Campanorum, Oscorum, Opicum, Frontonorum, per Frentanorum, Picenorum, Rhetorum, Euganeorum, aliarumque, come di molti altri.

16. Quanto a’ Liburni, e Dalmati, Popoli dell’Illirico; i quali prima erano divisi, e al presente tengono in consuso l’appellazione dì Dalmatini, si conghiet tura, che prima di Plinio quelli abitavano i nostri Popoli Frentani, e che a tempo di Plinio non si stendevano, che fin’al Tronto. Il lodato Lucio Camarra lib.1. cap.1. p.13. Quod Liburnorum - così egli -quaedam pars ex eodem Illyrico profecta, tenuit olim lictoralem Piceni oram, et Frentanorum quoque, nifi me Scriptores, admodum fallant: Plinius enim lib.3. cap.14. cum in Piceno memoraverit Truentum, quod Liburnorum solum manebat aevo sua positum, ut vestigia adhuc monent in Cislruentino tractu, idest in Aprutio nostro, ego Hadriam, atque Ortonem non inepte admiserim.

17. Rispetto agli Etrusci, oltre quello, che si è notato di sopra, con cui si è veduto, che dopo i Liburni, e i Dalmati, gli Etrusci furono Abitatori de’ Frentani, confermando tutto ciò i monumenti, che si vedono degli Etrusci tra’ Frentani. Così l’attesta il ben noto Sebastiano Rinaldi di Lanciano, che fiorì a tempo di Sisto V., e che da Clemente VIII, fu creato Arcivescovo di Calcedonia, il quale nell’Orazione de Antiquit. et Praestant. Patr. dice Avorum nostrorum memoria Etrusca etiam vasa, diversa figura, magnitudine varia, pauca tamen integra, varioque artificio inter veterum aedificiorum ruinas Anxani, Istonnii, et Larini reperta esse, quorum nonnulla opere, vel figuris spectanda Neapolim ad Eruditos Viros transmissa sunt, alla in Museum, atque Cimelium Marchiorum Istonensium illata.