Vai al contenuto

Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/402

Da Wikisource.

LIB. IV. CAP. I. 301

ta Croce si godono dalla Mensa Vescovile interamente; cosi in Chieuti; e negli altri luoghi si dividono secondo le particolari convenzioni, dedottone a favore del Seminario il quattro per cento, colla sua onoranza, che chiamano, di più a favore della Mensa Vescovile, e altra a favore dell’Arciprete, e cosi si prattica rispetto alle Oblazioni, Mortorj, e simili.


Cap. I.

Di Ururi, in altri tempi detto Aurole

1. VErso la parte Orientale della Città di Larino, distante quattro miglia in circa s’incontra Ururi, in altri tempi appellato Aurole, da alcuni oggi corrottamente si dice Ruri, in latino Aurora, posto sopra un colle, che poi si stende in pianura, di un aria perfettissima, e tutta uguale, in strada, che conduce a Serracapriola, Terra cospicua di questa Diocesi, dalla quale è distante da circa otto miglia, e da S. Martino in Pensili, posto nella parte Settentrionale di Ururi da circa tre miglia.

2. Fu egli abitato da’ Monaci di S. Benedetto per un Monastero, che vi avevano sotto il titolo di S, M. fondato da Sassone, Falcone, Alferio, e Jaquinto, e dalle pie Donne, chiamate Munda, Daga, e Rodelgrima, Abitatori di Larino, come nell’Istrumento di fondazione, che si riporta dal P. Abate Gattola nella Storia di Montecasino Sec. V. Cassinese, cioè tra l’anno 900. e 1000. al num.7. e ivi si enuncia ritrovarsi nel Registro di Pietro Diacono pag.211. terg. num.501.

3. Quindi forsi s’introdussero ad abitarlo altri Laici; come suole accadere, e spesso è accaduto, che alcune Terre hanno avuto la loro origine dalla costruzione di qualche Chiesa, o Monastero; e di questi de’ Benedettini ne abbiamo molti esempj nel nostro Regno; e fu detto Aurole, Borgo di Larino, come quello, che veniva posto ne’ suoi confini.

4. Passò appresso in dominio di Roberto Normando Conte di Loritello, Signore di Larino, luogo distante da Ururi, tre miglia in circa, e che sta situato accosto di esso per Mezzo giorno: e ciò per le guerre tra Longobardi, e Normanni, a’ quali finalmente quelli dovettero cedere. Questo Principe Normanno ne fè ampia donazione alla Santa Chiesa della Vergine Madre di Dio di Larino fin dall’anno 1075. Una cum Monachis, et Laicìs, vineis, et terris, campis, et sylvis, cum montibus, et collibus, et vallibus, cumpratis, et pranitiebus fuis, pasculis, aquis currentibus, et stagnis, cum animalibus, et omnibus rebus Monasterii, come dal suo Diploma, trascritto dal Processo originale fabbricato in Regia Camera fin dall’anno 1549., che tiene il titolo: Atti dell’Università della Città di Larino con il Reverendissimo Vescovo di detta Città, sopra la liquidazione del Casale de Ruri, per l’entrate di detto Casale spettanti a detto Reverendissimo Vescovo : essendo Luogotenente Francesco Reverterio, Mastro d’Atti Gio: Paolo Crispo, fol.59. terg. e si legge anche disteso nel Pro-