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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/423

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322 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.

tinari, e quivi fondò quest’altro, dove egli visse una cum Monachis, e mancandovi l’acqua l’impetrò dal Signore con iscavarvi un pozzo; e duravano quelle acque anche a’ tempi di Pietro Diacono, che scrive leggendosi; quae Incolis potum praestant usque in diem praesentem: ma ora è totalmente seccato, e vi sono rimaste le vestigia del Pozzo.

53. Successivamente questo Monistero de’ Pettinari, che veniva posto in finibus del Territorio di Larino, e al presente sta in confine del Territorio di Ururi, coll’altro Monistero parimente de’ Cassinesi di S. Maria di Casal piano, posto nel Territorio della Città di Morrone, così in quel tempo appellata, luogo della medesima Diocesi, fu applicato per Vestiario de’ Monaci Cassinesi, del che fa testimonianza il medesimo Pietro Diacono nell’aggiunta a Leone Ortiense lib.4. al c.76. Eo etiam tempore Gyrardus Abbas noster concessit in Vestiarium Fratrum, EcclesiamS. Maria de Casali Plano, et Monasterium S. Benedicti in Pecti nari. Quale Girardo governò d’Abate Cassinese a XVI.Cal. Novembris anno 1111. ad XVI. Cal. Februarii 1123. Gattola loc. cit. propriamente nel principio del Secolo VII. de’ Benedettini pag.131. e poi dismembrato l’uno, e l’altro da Monte Casino, fu secolarizato, e ridotto in Abazia sotto il titolo di S. Maria di Casalpiano di Morrone, al presente si possiede da Monsignor Puoti Vescovo di Marsico.

54. Ella è di rendita considerabile per i diversi beni, che possiede in diversi luoghi, come in parlarsi di essa in questo lib.4.cap.16. ove della detta Città, oggi Terra di Morrone; su di che stimiamo notarsi, come l’Abate non riceve di quello Monistero in Pectinari altre rendite, che di alcuni ferratici sopra alcuni Territorj, che sono nel sito, dove era detto Monistero, e all’intorno di esso, secondo i proprj confini, che vi sono, e l’erbe del medesimo territorio si vendono in beneficio della Mensa Vescovile, come è stato pratticato da’ Predecessori, e anche noi l’abbiamo pratticato, e in Archivio si conservano gl’istrumenti della vendita dell’erbe, fatta anno per anno.

55. Altra Chiesa abbiamo in questo Territorio, che veniva posta verso Oriente di Ururi, da dove è distante circa due miglia nel luogo detto i Pontoni di S. Onofrio, e vi sono le sue fabbriche. Li Pontoni sono ampiissimi Territorj compresi ne’ confini di Ururi, occupati dal Duca di Termoli, Padrone di S.Martino. Ne pende la causa in S. Consiglio, e se ne parla nel seg. lib.5. ove della Cronologia de’ Vescovi, propriamente nella Vita di Girolamo Vela, e altri.

56. Per verso Mezzo giorno di Ururi vi fu la Chiesa di S. Nicola distante da questo Casale da circa un miglio, e mezzo, nel luogo detto lo Piano di S. Nicola, e vi sono alcuni quasi insensibili vestigj. Questa Chiesa è antichissima, e se ne fa menzione nella Bolla di Lucio III. e nell’altra d’Innocenze IV. di sopra trascritte lib.3.cap.5. E questi Territorj sono anche occupati dal Possessore di Loritello: ne pende il processo, e molte scritture si leggono negli atti della Regia Camera di sopra accennati num.5. e altrove appresso.

57. La Chiesa di S. Basilio veniva posta non molto lontana da detto Piano di S. Nicola, e similmente viene nominata in dette Bolle di Lucio III. e d’Innocenzo IV. e parimente questi Territorj si ritrovano occupati dal Possessore di Loritello unitamente col Piano di S.Nicola.