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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/424

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LIB IV. CAP. I. 323


Luoghi distrutti nel Tenimento di Ururi.

58. Ilice al preferite detto Ielc, e da altri Illice, fu luogo abitato cum S. Nicolao, oggi l’uno, e l’altro distrutti, posto in fine Suburbii, cioè nel confine di Ururi, Casale in quel tempo di Larino. Se ne fa menzione nel Catalogo de’ Baroni del Regno, fatto l’anno 1188. presso Carlo Borell. Vindex Neapolit. Nobilit. pag.154. ove tra’ Prelati Feudatarj si legge: Episcopus Larinensis tenet Auroram, et Ilicem, quae sunt Feuda, come si è notato di sopra. Come pure se ne parla nel Registro de’ Baroni dell’anno 1322. sotto il Re Roberto, ove si dice, che il Vescovo di Larino possiede Ururi col Feudo d’Ilice. Si parla d’Ilice, e di detta Chiesa di S. Nicola in detta Bolla di Lucio III. sub datum Laterani 3. Kal. Martii 1181. confermatoria delle ragioni, e beni di questo Vescovado, trascritta nel precedente lib.3. cap.5. num.3. ove tra le altre cose così si dice in conferma di dette ragioni, e beni:Aurora cum tenimentis fuis, medietatem Ilicis cum S. Nicolao, Planum juxta S.Basilium in finibus Suburbii Larini, secundum quod continetur in instrumento Ecclesiae tuae confecto a Ragone de Viense. Lo stesso si dice nell’altra Bolla d’Innocenzo IV. sub datum Anagni Idus Septembris 1254. finalmente confermatoria di detti beni, e ragioni, e trascritta parimente in detto cap.5. num.14. Questi al presente sono Territorj occupati dal Possessore di Loritello, e se ne parla nel seg. lib.5. propriamente nel Vita di Ferdinando Mudarra, e Belisario Balduino, come di altri, stati Vescovi di Larino. In questo luogo d’Ilice fu un Arcipretura, non se ne sa il titolo, ma se ne fa menzione negli Atti del Sinodo celebrato l’anno 1571. da Monsignor Balduini, con queste parole: Archipresbyter de Ilici, vacat: come pure negli Atti del Sinodo di Monsignor Caracci, celebrato l’anno 1655. con queste parole: Archipresbyter de Ilici, vacat: presentemente è tutto distrutto, ma non si fa il tempo della sua distruzione, rimasto solo il titolo dell’Arcipretura.

59. Casale di Fantasia era posto in quella vicinanza, anche distrutto, e fè ne fa menzione nell’Istrumento di donazione del Monistero di S. Maria in Aurola, che si fa a quello di Monte Casino da Sasso, e Falco d’Aiferia, e Giaquinto, e da Munda, Daga, e Rodelgrima a tempo di Pandulfo, e Landulfo Principi Beneventani, essendo Abate Desiderio, poi Cardinale, e poi Papa sotto nome di Vittore III. presso il P. Gattola Stor. Cassin. sec.V. pag.131. e la tradizione vuole, sia stato posto in detti Territorj occupati dal Possessore di Loritello. Egli è luogo distinto da Fantasia, Contado de’ Principi Longobardi, posto nelle vicinanze di S.Giuliano, come in parlarsi di questa Terra appresso cap.10. §.1.e 2.

Governo temporale di Ururi.

60. Quanto all’amministrazione della Giustizia, non può dubitarsi, che il Vescovo di Larino, come Barone del luogo, vi abbia tutta la Giuridizione civile, criminale, e mista, con tutto il di più, che godono ne’ loro Feudi i Baroni del Regno più privilegiati, attesa l’ampiissima concessione fatta di questo luo-