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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/469

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368 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.


6. Ma se per esser quelle cose de’ Secoli bassi, la fondazione del Monistero e della Chiesa si volesse sortita verso quei tempi, siamo di accordo col P. Coccarella: il fatto è, che egli dà alla Chiesa il cominciamento, e la fondazione assai alta, volendola decorata colla consagrazione fin dal principio del IV. Secolo, essendo anche colà molti Monaci coll’Abate. Per la qual cosa faremo il seg.§. in cui si farà vedere di qual fondamento sia la pretensione dell’Origine, e fondazione di questa Chiesa, come fatta dal Romito.

7. Rispetto all’Immagine della B. Vergine, che si venera in essa Chiesa, ella è antichissima, ma per l’aria, e fattezza della pittura non va più in là della stagione bassa. Non può negarsi però, che questa Sagra Immagine sia di gran divozione, essendosi sperimentato per le segnalatissime grazie, che la Gran Regina del Cielo dispenza in quel luogo, tra le quali non picciola, è quella, che nell’anno 1567. l’Armata Turchesca di Solimano passata da Malta nel Mare Adriatico, dove dopo di avere saccheggiate, e bruciate molte Città, Terre, e Villaggi nella corta di Apruzzo, mettendo l’assedio in questa Isola non solamente non fece alcun acquisto, ma se ne partì vergognosamente colla perdita di due galere, e col pericolo di lasciarvi la maggior parte de suoi sfuperbi legni, e a minuto racconta questo fatto il P. D. Pietro Paolo de Ribera Valenziano de’ Canonici Lateranensi in un libro stampato in Vinegia nel 1606.

8. Il suddetto P. Guglielmo Gumppenbergh nel lib.2. dell’Atlante Mariano parlando delle Immagini miracolose di Maria Vergine, che si venerano in Italia al num.13. riporta questa nostra di Tremiti colla copia della propria effigie intagliata in rame a bolino, che tiene in braccio il suo figliuolo a destra, e riferendone l’origine, dice di esser stata miracolosamente trovata da quel Romito, ma in quanto al tempo si contenta dire solamente: Fuit prioribus Saeculis, cum Eremita, nescio unde, vel cujas Insulam ingressus. Seguitando appresso il racconto, ’come lo fa il P. Coccarella, senza fare andare il Romito fino a Costantinopoli, e cita Gio: Battista Alberti, che pure scrive delle Immagini miracolose della B. Vergine, che sono in Italia.


§. IV.

Dell'ideale consacrazione della Chiesa di Tremiti.

1. IL P. Coccarella nella preaccennata sua Cronaca lib.2. cap.6. facendo la descrizione della Chiesa di Tremiti, e poi parlando della sua Consagrazione conchiude: la quale Chiesa, come si cava, da un antichissimo Istromento antico fu consagrata da un certo Almerado Pracorasense Vescovo nell’anno della nostra salute 311.imperando Costantino Magno l’anno III. del suo Imperio, dal quale tempo cominciò ad esser libera, e a nulla Diocesi esser soggetta in fuori alla Romana Chiesa. Certa cosa è adunque, che trascorsi sono mille cento novanti sette anni, che tale consagrazione fu celebrata. E quindi bisogna dire, che ei scrivesse nel 1508. facendo questo numero la fomma del 311. unita al 1197.