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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/553

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452 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.

distesa, e se ne fa parola nel nostro Sinodo in stampa part.5. cap.10. n.2. p.128. e cosi pure fu fatta altra convenzione coll’Università intorno alle decime del Territorio del puro ristretto di S. Croce, come il tutto dalle medesime carte, che si conservano nell’Archivio Vescovile.

15. Questa Chiesa, che era assai angusta a proporzione degli Abitatori, e rovinosa a cagione del flagello de’ tremuoti, che fecero molto danno in Puglia, specialmente nella Città di Foggia, che ne restò poco meno che distrutta, benchè poi meglio riformata, procurassimo ristaurarsi, e ampliarsi, come in fatti datosi principio alla medesima nel mese di Novembre 1732. si è già totalmente perfezionata

e quella, che prima era a tre navi di palmi settanta di lunghezza, e quaranta in larghezza, ora è di una nave lunga palmi cento quattro, larga quaranta, di ordine Toscano, e abbellita con stucchi.

16. L’Altar Maggiore posto in prospettiva dell’ingresso della Chiesa sopra un maestoso Presbiterio sta dedicato al Santissimo Sagramento, e si governa per il Procuratore, o sia Quartolano della Chiesa, che si elegge dall’Ordinario. Gli altri Altari minori della Chiesa antica, sono distribuiti in questa nuova in tante Cappelle, e sono. Uno sotto il titolo di S. Maria della Pietà, il quale si provede del necessario da Michele di Luca, e da’ Figli di Berardino de Tata per loro divozione: altro sta dedicato a S. Antonio di Padova, Titolare di essa Chiesa, e vi è la sua Statua di legno, che si porta in processione il giorno di detto Santo: altro è quello della Madonna del Carmine, quale si amministra dal proprio Procuratore, che si conferma dall’Ordinario.Tiene un Monte frumentario, ed è stato eretto, e dotato dalla Casa, Ceva Grimaldi de’ Duchi di Telese, già Padroni di essa Terra. Vi è l’Altare coll’invocazione dell’Assunzione di Maria V. il quale si mantiene a spese dell’Università. E riferiscono, che il Quadro di questo Altare sia stato trasportato dalla Terra, distrutta di Magliano l’anno 1609. sotto il cui titolo era eretta la Chiesa Parrocchiale di essa Terra, e questa volgarmente si dice S. Maria di Magliano. Altro Altare è del Santissimo Rosario, e in esso vi è eretta una Confraternita sotto il medesimo titolo coll’uso de’ Sacchi di color bianco, e si amministra dal proprio Procuratore, confermato dall’Ordinario, quale Altare tiene anche un Monte frumentario per uso de’ Cittadini. L’Altare di S.Maria delle Grazie, che si riferisce di jufpadronato della Famiglia de Cocco, dalla quale si mantiene.

17. Si venerano in questa Chiesa molte Sagre Reliquie, distribuite in tre Reliquiarj di legno indorato con loro autentiche, e sono. Uno fatto a modo di Sfera con cristallo avanti, e in esso sono delle Ceneri di S. Antonio di Padova, degli Ossi di S. Lorenzo M., degli Ossì di S. Stefano Protom., di S. Rocco Confess e di S. Pasquale Baylon. Il secondo è a modo di Piramide co’ suoi cristalli da ogni parte, dove sono del Legno della Santissima Croce, posto in una Croce pendente di cristallo, degli Ossi de’ Santi Crescenzia M., Giacomo Ap., Attanafio M,. Crata M., Palerio Vescovo, Telesino, Equizio, e Compagni, Filippo Ap., Fulgenzio M. B., Giovanni Éremita, e Urbano M. Nel terzo pure a modo di Piramide, tutto di vetri uniti vi stanno degli Ossi di S.Pardo Vescovo e Confess. T. Protettore principale della Città, e Diocesi di Larino, de’ SS. Maria Maddalena, Benedetta V. e M. Simplicio M., Agapito M, Filippo M., Giuliano M. Raimodo, Sa-