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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/558

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LIB IV. CAP. IX. 457

nentiis Malleani, vacat. Comparuit Perceptor S. Seminarii pro unione antiquitus facta, et percipit Domino Barone S. Crucis, qui possidet Feudum quolibet anno in Mense Junii ducatos decem, et Respondit, adsum, conforme attualmente si pagano li ducati dieci suddetti dal Possessore di S. Croce al Seminario; seppure non volessimo dire, che poi da’ P.P. Citterciensi sia stato abbandonato questo luogo coll’occasione, che il Monastero di Casamare fu dato in Commenda da Martino V. al Card. Prospero Colonna, suo Nipote, e che successivamente i Vescovi Larinati abbino unito al Seminario di Larino le dette Chiese, e loro beni, e dato questo in enfiteusi al Possessore di S. Croce.

Di Magliano.

28. Di questa Terra, o Castello non si fa menzione nella sentenza del Card. Lombardo, e molto meno nelle Bolle di Lucio III. e d’Innocenzo IV. e niente sappiamo della sua origine, e se sia stata prima, o dopo, e supponiamo, che colla distruzione di Maglianello sia risorto Magliano posto vicino, e quasi accosto a Maglianello. Maglianello però si stima distrutto prima, e Magliano più tardi, e forsi col gran tremuoto del 1456. di cui si è parlato più volte, ma tanto fu abitato, e poi lasciato in abbandono, nel 1609. in circa, quando furono trasportati dalla sua Arcipretale i Sagramenti, e Sagramentali nella Terra di S.Croce, ridotta la Chiesa Arcipretale in Beneficio semplice, furono uniti i suoi beni al Sagro Seminario di Larino con Bolla di Monsignor Caracci del 1653. e negli Atti del Sinodo celebrato dal medesimo l’anno 1655. tra le chiamate si legge: Archipresbyter Terra Magliani destructae Beneficium simplex unitum S. Scminario 1653.R. pro Seminario R. D. Deodatus Canonicus Trencia Perceptor. Ancora si vedono alcuni insigni vestigj posti sopra un colle di buon’aria, e una Torre, che si ritrova in buon essere, e quella volgarmente si appella il Castello, e Torre di Magliano, che confina col Territorio di Montelongo, distante dal Fiume Tona circa duecento passi, e da S. Croce un miglio, e mezzo.

Di Civitella.

29. Questo luogo è posto nelle medesime contrade tra il Fiume Tona, e S. Croce, distante un miglio dall’uno, e dall’altra. Egli è diverso da Civitella, che abbiamo nel Territorio di Larino. Di esso si fa menzione nel Catalogo de’ Baroni sotto Guglielmo il Buono, stampato dal Borello pag.151. ove si legge: Dominus Gervafìus, fìlius Maynerii tenet Civitellam, et Montem longum, quod est Feudum unius Militis. Così pure se ne fa menzione nelle Bolle di Lucio III. e d’Innoc. IV. e nel Diploma di Adenulfo, e di altri de Stipite dell’anno 1266. a favore del Monistero, e Prepositura di S.Eustachio, che si legge nel cap.10. §.2. num.6. di questo lib.4. e la sua distruzione si stima antica, e forsi da quattro Secoli, non avendosene memoria, neppure nel Registo delle Chiese Arcipretali, e appena si vedono vestigj delle sue fabbriche.