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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/604

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LIB IV. CAP. XI. 503


De’ Luoghi distrutti.

23. Molti sono i luoghi distrutti, che prima furono abitati in queste pertinenze di Colletorto, o in confine del suo Territorio, e ne faremo parola separatamente.

Del Castello di Loreto.

24. Affatto è oscura a Noi l’antichità di questo luogo, o sia Casale, o Terra, o Castello. Se ne fa però menzione nel Diploma della fondazione del Monistiero, e Badia di S. Elena, fatta da Pandulfo, e Landulfo, Principi Longobardi, che si legge disteso nel §.1. del preced. cap.10. Se ne parla nel Catalogo de’ Ba- roni sotto Guglielmo II. detto il Buono, presso il Borello, ove de’ Feudatarj di Capitanata. D. Guilelmus de Anglono tenet Loritum, quod est Fendum unius Mìlitis. Se ne fa anche memoria nella sentenza del Cardinal Lombardo del 1175. e nelle Bolle di Lucio III. del 1181. e d’Innocenzo IV. del 1254. e nella prima si legge Lauritum, e nelle altre due Laureto.

25. Era situato in questo Territorio, oggi chiamato di Colletorto, sopra un Colle, distante dalla medesima un miglio, e mezzo in circa, posto sotto di essa dalla parte di Greco a Levante, o sia Levante estivo, e scorre sotto il Colle un Torrente, che ha l’origine dall’altezza della Terra di S. Giuliano, e oggi tiene il nome di Vallone di Loreto, e fiume Loreto, che sbocca nel Fortore.

26. Supponiamo, che questo Castello sia stato de’ principali di esse parti, e poi posseduto nell’anno 1208. da Matteo di Molise, come costa da un Istrumento di concezione di un demanio nel luogo dove si dice Macle Raonis, vicino al Casale di S. Lucia, di cui appresso a favore della Badìa di S. Elena, che si legge nel preced. cap.10. ove si parla dello Spedale di S.Giuliano. Poi nell’anno 1256. si possedeva da Rigandasia, moglie di Giulio d’Anglona, come dalla sentenza di reintegrazione di Montecalvo, e di Tonnicchio a favore del sud. Monistero, e Badìa di S. Elena, che si legge in parlarsi di essa. Al presente appena se ne veggono i suoi vestigj, distrutto assìeme con altri luoghi di queste vicinanze.

Del Casale di S. Lucia.

27. Questo Casale col nome di S. Lucia veniva posto nel Territorio, quale al presente è di pertinenza di Colletorto, da dove è lontano da circa mezzo miglio in un luogo, appellato le Macchie, e sta in strada, che conduce alla Terra di Carlantino. Ne’ suoi tempi fu di pertinenza della Badia, e Monistero di S. Elena. Si fa menzione di esso nello strumento di reintegrazione di un certo demanio nel luogo, dove si dice Macle Raonis, cioè Macchie di Raone, fatto per Matteo di Molise, a favore della stessa Badia, come Signore del Castello, o Terra di Loreto, di cui in que’ tempi era demanio, e d. strumento fatto l’anno 1208. si legge disteso nel preced. cap.10. ove si parla del Spedale di S. Giuliano; e ora appena se ne vede qualche misero vestigio sì del Casale, come della Chiesa.