Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/93

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LXXXVIII

si fa menzione di quanto in d. cap.2. distesamente si è parlato, a riguardo dell’unione di questo Vescovado con quelli di Avellino, Bovino, Ascoli, e Siponto a quello di Benevento, fatta nell’anno 658. da S. Vitaliano Papa per le calamità di quelle Regioni, rese poco meno, che disabitate; ove parimente si esamina la qualità di detta unione, e si suppliscono in molte cose il Sarnelli, ed il Vipera; e con ciò mettendo in chiaro, che l’unione fu fatta, parlando colle formole de’ Giuristi, aeque principaliter, tutti i Vescovi, che governorono la Chiesa di Benevento con quelle di Larino, e di altre di sopra accennate, quasi per tre secoli, si numerano anche tra Vescovi Larinati, conforme prattica lo stesso Cronista Sarnelli nella Serie de’ Vescovi Sipontini, alli quali uniti i Vescovi Larinati dal 960. quando questa Chiesa fu separata da quella di Benevento, fin’oggi cresce il numero di 70. in tutti, mancandone altri moltissimi per essersene perdute le memorie.

XXXI.      In questa Serie si correggono molti anacronismi, presi dall’Autore delle Iscrizioni di essa, fatte in Sala dell’Episcopio Larinate, e dal medesimo Ughellio, e si suppliscono sì all’uno, che all’altro i nomi di molti Vescovi mancanti; come pure si supplisce il P. Gattola, volendo, che Leone Larinate Monaco di S. Benedetto fusse stato Vescovo di Larino, quando egli non fu, che Vescovo intruso di Trivento. Quanto alla qualità de’ Vescovi, è indubitato, che questa Chiesa è stata governata da Soggetti illustri per pietà, zelo, e dottrina, come nel deciorso della di loro vita.

XXXII.      Finalmente passando all’Appendice di queste Memorie. Ella si divide in quattro capi diversi, e loro paragrafi, il soggetto de’ quali sono alcuni SS. particolari Larinati, o che i loro Sag. Corpi si venerano in questa Chiesa, e sua Diocesi.

XXXIII.      Primo. SS. Primiano, Firmiano, e Casto Larinati, Fratelli Martiri sotto Diocleziano; e quivi si esamina il tempo preciso, e qualità del di loro Martirio. Poi il tempo, in cui furono trafugati i Corpi de’ due primi da quei di Lesina. Finalmente trasferiti nella Chiesa della SS. Annunciata di Napoli, dove al presente riposano.

XXXIV.      Secondo. S. Pardo Vescovo, e Confessore; e qui si discute quale fu la sua Patria, e di qual Chiesa fu Vescovo nel Poliponeso, e come, e quando poi morisse in Lucera; come pure l’occasione, per cui fu trafugato da Lucera in Larino, dove al prefente riposa, e si venera con rito di Patrone Principale di essa Città, e sua Diocesi, qualche cosa si dice intorno alle diverse elevazioni del suo Sagro Corpo e si fa vedere, ch’egli giammai fu Vescovo di Lucera, correggendosi il Coleti, il quale nell’addizione a Ughellio, lo nota secondo Vescovo Lucerino.

XXXV.      Terzo. S. Leo Larinate, Monaco Benedettino, il di cui Sagro Corpo riposa nella Chiesa Collegiata di S. Martino, dove si venera con rito di Padrone Principale della medesima, e si parla dell’altra Traslazione, fatta in altro tempo, e per compita notizia si fa vedere, come il culto di questi Santi mai si è tralasciato in questa Città, e sua Diocesi con Officio, e Messa; e ultimamente fu dato alla luce un libretto con proprj Offici, e Messa, ricavati dagl’antichi Monumenti dell’Archivio Vescovile, dalla Biblioteca del Vaticano, e da altri luoghi, approvati dalla Santità di Nostro Signore BENEDETTO XIV. Pontefice massimo.