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86 memorie storiche della città

sommersa dalla rapidità delle acque1. Il giorno appresso i nostri si recarono a spogliare il campo nemico in Calliano, e dopo lunghe ricerche avendo ritrovato il corpo di Roberto da Sanseverino fu questo trasportato in Trento, ove il Vescovo Principe Udalrico rispettando anche nell’inimico la virtù ordinò, che fosse onorevolmente sepolto nella Cattedrale, al quale fu poscia eretto un monumento colla sua effigie in marmo e con iscrizione, che anche oggidì vi si vede. Di questo memorabile avvenimento, di cui la principal gloria è dovuta al valoroso Giorgio de Pietrapiana, seguito li 10 Agosto 1487 si fa menzione nello Statuto di Trento (Lib. I. de Civil. cap. 107), ove si ordina, che nell’avvenire debbasi ogni anno nel giorno di S. Lorenzo, cioè nel dì 10 Agosto celebrarne solennemente la memoria, ed ove si dice, che tremila de’ nemici a cavallo uccisi furono dalle spade de’ nostri, e settemila restarono sommersi nelle acque.

Il Papa Innocenzo VIII., cui stava sommamente a cuore la concordia de’ Principi cristiani per opporre le loro forze alle armi de’ Turchi, s’interpose fervidamente tra l’Arciduca Sigismondo e la Repubblica veneta per indurre le parti belligeranti alla pace. Restò questa in effetto conchiusa li 13 Novembre dello stesso anno 1487 in Venezia, in virtù della quale le parti restarono in possesso di tutto quello, che possedevano prima della

  1. V. il libro Idea della storia della Val Lagarina del sig. Clemente Baroni.