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106 memorie storiche della città

tribuì validamente all’elezione del Re d’Ungheria e di Boemia Ferdinando fratello dell’Imperator Carlo V., il quale fu poi come tale coronato nello stesso mese di Gennajo 1531.

Nello stesso anno 1531 egli stipulò col consenso del suo Capitolo una convenzione di cambio o di permuta col Re Ferdinando come Conte del Tirolo, in virtù della quale Bernardo cedette al Re la città e distretto di Bolgiano, ed il Re diede a Bernardo ed a’ Vescovi suoi successori il Borgo e la Signoria di Pergine con tutte le terre e villaggi, che ne dipendono. Altra convenzione egli stipulò il primo di Marzo 1532 in Ratisbona collo stesso Re Ferdinando, nella quale fu stabilito, che la città di Roveredo e tutti i villaggi componenti la sua pretura rimangano in perpetuo alla Maestà del Re, suoi eredi e successori a titolo di feudo, e coll’obbligo di riceverne da’ Vescovi Principi di Trento l’investitura feudale, come la ricevettero pur sempre fino all’epoca della secolarizzazione de’ Principati ecclesiastici, avendo io medesimo come Cancelliere del Principato di Trento sottoscritta quella, che dal Vescovo Principe Pietro Vigilio fu data all’augustissimo regnante Imperatore Francesco I. Quanto poi ai quattro Vicariati di Mori, Ala, Avio e Brentonico, ed altri luoghi della Val Lagarina fu convenuto, che il Re Ferdinando consegnarli debba, come lì consegnò, al Vescovo