Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/193

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pagnata dall’applauso di tutta la città, e da non poche dimostrazioni della pubblica gioja. Essendo morto li 7 Settembre 1758 il Vescovo Principe Dominico Antonio, e venuto perciò il caso della futura successione Francesco Felice divenne, senza che altre formalità vi abbisognassero, Vescovo Principe di Trento, e fu investito delle Regalie del suo Principato li 27 Settembre 1759 dall’Imperatore Francesco I. Egli accolse li 18 Settembre 1760 nel Castello di sua residenza in Trento, e trattò con isplendido apparato la Reale Infanta di Parma Isabella, che recavasi in Vienna come sposa del Reale Arciduca Giuseppe poscia Re ed Imperator dei Romani.

Francesco Felice approvò tutte le sagge leggi e costituzioni del suo antecessore Principe di Firmian, e le fece da tutti religiosamente osservare; se non che egli sciolse ed abolì il concistoro ecclesiastico, che il suo antecessore aveva eretto, del quale non eravi mai stato ne’ passati tempi l’uso in Trento, e vi ristabilì la consueta carica di Vicario generale negli affari ecclesiastici. Egli era peritissimo delle cose patrie, e compilò di sua mano e distese, mentre era Canonico, un’ampio repertorio di tutte le carte e di tutti i documenti esistenti nell’Archivio capitolare. Egli dimostrò in ogni occasione la più grande fermezza d’animo ed un invitto coraggio nel difendere e sostenere i diritti della sua dignità, sia come Vescovo, sia come Pincipe; ma