Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
176 | memorie storiche della città |
fu troppo breve il suo regno, perchè non durò che soli sei anni essendo morto li 31 Dicembre 1762 nella età solo d’anni sessant’uno. Egli veniva tacciato di grettezza e di spilorceria; ma convien osservare a sua lode, ch’egli non mirò mai all’arricchimento di sua famiglia, ma unicamente al vantaggio e bene dello Stato, e che nel breve periodo di sei anni egli pagò una considerabile somma di debiti, di cui era aggravata la Camera o Mensa episcopale, ed ornò con una nuova facciata il vecchio Castello del Buon-Consiglio.
Noi non dobbiam qui tacere due memorabili avvenimenti, che seguirono durante il suo governo, e ne’ quali egli dimostrò luminosamente quel fermo animo, che abbiam sopra accennato, e che all’alta sua dignità convenivasi. L’anno 1760 era uscito alla pubblica luce un opuscolo senza nome d’autore portante il titolo di Lettera seconda d’un Giornalista d'Italia ad un Giornalista oltramontano. In questa Lettera veniva offeso in varie guise il nome e l’onore del Cardinale Cristoforo Madruzzo, ed adducevasi l’autorità di Natale de’ Conti, dal quale nelle sue storie il Cardinal Cristoforo venne chiamato: Vir rei militaris et probabilium rationum ignarus, nimis simplex, nimisque facilis ad oblata quœque credenda, appoggiato alle quali l’anonimo autor della lettera, ch’era l’Abbate Girolamo Tartarotti, osò dire, che il Cardinal Cristoforo Madruzzo era un Midollonac-